Il gran finale dell'Italian Baja, valido per il Fia international Cup for cross country Bajas, regala un risultato a sorpresa.
A vincere è infatti l'equipaggio russo composto dal pilota Boris Gadasin e dal navigatore Alexa Mironenko su Nissan Pick-up in 4h28'37'', che proprio nell'ultimo settore selettivo sul greto del Tagliamento ('Spilimbergo" di 46 km) è riuscito a sopravanzare quelli che parevano essere i dominatori incontrastati della gara. Lo spagnolo Marc Roura Blazquez e il connazionale Manuel Navarro, che avevano vinto la prova-prologo e la prima tappa, sono rimasti bloccati in prova per la rottura del semiasse anteriore della loro Nissan Navara dopo l'attraversamento dei guadi sul fiume.
Così la corsa dei fuoristrada, che già aveva messo in crisi diversi big soprattutto dell'italiano, ha estromesso il suo principale protagonista, nonostante una superiorità netta di risultati da parte di Blazquez, capace di far segnare il miglior tempo in 8 delle 10 prove cronometrate. Dal canto suo Gadasin ha legittimato il successo con il fatto di essere stato l'unico a insidiare il battistrada, passando anche a condurre sabato dopo il primo passaggio su 'Spilimbergo", con Blazquez attardato da una piccola divagazione sul tracciato, e quindi vincendo gli unici due crono lasciati liberi dall'iberico.
Seconda posizione per gli ungheresi Sandor Kis e Peter Czegledi su prototipo Autoport Evo4, staccati di 5'30'', mentre al terzo posto si sono ritrovati i fratelli portoghesi Alexandre e Joao Pedro Re su Nissan Pathfinder a 10'55''.
Sempre russo anche l'equipaggio quarto classificato, con Alexey Berkut e Anton Nikolaev su Mitsubishi Triton Evo a 13''4.
Primo degli italiani e quinto assoluto l'equipaggio pordenonese composto da Angelo Montico e Andrea Turchet su Mitsubishi Pajero, staccato di soli 17'53'' dalla vetta. Un risultato straordinario considerato che Montico fino all'anno scorso correva con i quad e l'unico 'tentativo" di gara a quattro ruote nell'estate 2006 era finito subito nel prologo del Rally tout terrain del Friuli con il suo veicolo in panne. Stavolta, invece, tutto ha funzionato alla perfezione e il pilota di casa ha sfruttato magistralmente sia l'ottima conoscenza dei luoghi che il potenziale del Pajero a disposizione, un veicolo preparato da Walter Benazzato, prendendosi anche il lusso di dare spettacolo per i tanti suoi tifosi sul percorso.
Per trovare un altro italiano bisogna risalire alla 13^ posizione con Marino Abini in coppia con Simona Mantovani su Mitsubishi Pajero della Ralliart Italia, a 30' dai vincitori, mentre i fratelli Andrea e Simone Toro su Nissan Patrol si sono piazzati al 15° posto, terzi della graduatoria tricolore.
Nella categoria T2, mezzi derivati dalla produzione, lo sceicco del Qatar, Al-Thani, ha replicato il successo 2006. Per quanto riguarda infine i quad, emozioni e spettacolo anche dalle moto a quattro ruote, per le quali l'Italian Baja valeva per la prima volta come prova del Campionato Europeo. Vittoria del vicentino Dario Segato su Suzuki Ltr 450 con il tempo di 3h39'18'', davanti a Marcello Iannaccone (altro Suzuki) staccato di 18''8 e Silvestro Paris (Polaris) a 20'42''.
Carlo Ragogna Ufficio Stampa italian Baja