Big stranieri e italiani pronti a incrociare le ruote sui greti di Cosa e Tagliamento.
Siamo alla vigilia della corsa mondiale. In Fiera a Pordenone si svolgeranno oggi per tutta la giornata le verifiche sportive degli equipaggi e le verifiche tecniche sui veicoli. L’Italian Baja sui greti del torrente Cosa e del fiume Tagliamento andrà in scena da domani a domenica, con 465,34 km di tracciato cronometrato ai quali aggiungere 308,95 km di trasferimenti per un percorso totale di 774,29 km.
Iscritti 74 concorrenti, 35 in lizza per la Coppa del Mondo Cross Country Rally, 39 per il solo Campionato Italiano. Ma i big nazionali, da Elvis Borsoi (Toyota Toyodell) a Lorenzo Codecà e Andrea Toro (Suzuki Grand Vitara), senza trascurare gli altri, prenderanno punti in entrambe le graduatorie.
Favori del pronostico assoluto concentrati però sui big stranieri. Primo al via Mohammed Abu-Issa (Mini All4 Racing), driver del Qatar supportato dal team X-Raid, in pratica la squadra fuoristrada ufficiale di Bmw. Poi a seguire il polacco Aron Domzala (Toyota Hilux Overdrive), vincitore della Coppa del Mondo 2016 nella categoria T3, approdato nel T1 (prototipi) all’inizio di questa stagione centrando subito la vittoria alla Northern Forest in Russia. Polacco anche Jakub Przygonski (Mini All4 Racing), due volte secondo in Qatar e Kazakhstan, al debutto sulle auto dopo aver corso qui con le moto.
Non ha bisogno di presentazioni lo “zar” Boris Gadasin (G-Force), ormai vecchia conoscenza dell’Italian Baja, ancora a caccia del quarto sigillo dopo le vittorie 2007, 2009 e 2011. Il team Overdrive schiera pure il polacco Martin Kaczmarski, il francese Ronan Chabot e il danese Jes Munk con le performanti Toyota Hilux, mentre su G-Force c’è anche il russo Andrey Novikov.
Appassionati e addetti ai lavori non vedono l’ora di verificare il livello raggiunto dagli SSV che già alla Baja di Primavera hanno mostrato i muscoli contro i fuoristrada “normali”. Per insidiare la leadership di Amerigo Ventura e del suo Quaddy Yamaha, il team Polaris si affida a Mauro Trentin con il Razor Turbo di ultima generazione.
Carlo Ragogna Ufficio Stampa italian Baja