Italian Baja: lo “Zar” si prende la scena. Apertura con Gadasin (G-Force) davanti a Przyginski (Mini) – Codecà e la Suzuki dettano il ritmo del tricolore cross country.
Un graffio d’orgoglio dello “Zar”. Boris Gadasin e il suo G-Force Bars hanno fatto segnare ieri il miglior tempo in 7’04’’7 nella Super Special Stage “Pasch” di 8,12 km che ha aperto le danze del 25° Italian Baja, sesto round della Coppa del Mondo FIA Cross Country Rallies. Il driver di San Pietroburgo, vincitore nelle edizioni 2007, 2009, 2011, ha sorpreso i primi tre della graduatoria iridata, forte anche di una confidenza sul tracciato maturata in tanti anni di frequentazione.
Il polacco Jakub Przygonski, alfiere X-Raid con la Mini John Cooper Works Rally, ha patito comunque un distacco minino di soli 0’’7, badando a non prendere rischi per preservare il mezzo in vista dei settori selettivi odierni decisamente più impegnativi. Inizio guardingo per Martin Prokop su Ford F-150 Evo, rallysta di vaglia (ha firmato l’11. assoluto al recente Wrc in Sardegna), deciso a mostrare il suo talento anche in ambito cross country. Per lui 7’19’’8 a 15’’1 da Gadasin, tenendo dietro di 1’’ il russo Vladimir Vasilyev su Mini Cooper Countryman.
La prima giornata “agonistica” dell’Italian Baja – dopo un giovedì trascorso tra verifiche sportive e tecniche alla Fiera di Pordenone e una cena di gala “plenaria” con autorità, sponsor, equipaggi e meccanici – ha registrato uno scroscio di pioggia notturno che non ha minimamente alterato le condizioni del tracciato. Tuttavia il greto del fiume Meduna, teatro della Sss 1 “Pasch”, è talmente irto di trabocchetti che diversi concorrenti hanno sofferto gli ostacoli rappresentati da buche, cespugli, tronchi e sassi.
Primo degli italiani Lorenzo Codecà con il Suzuki Grand Vitara 3.6 ufficiale, in stato di grazia dopo le vittorie all’Italian Baja di Primavera e alla Baja Terre di Gallura che gli hanno ridato autostima chiudendo i conti con un 2017 avaro di soddisfazioni. Settimo tempo assoluto in 7’32’’7, tenendo dietro di 6’’8 la Mini All4 Racing di Eugenio Amos aggregato al team X-Raid e distanziando di 17’’4 la Mini One di Elvis Borsoi preparata dal Collodel 4×4. Il trevigiano, campione in carica, ha “corso sulle uova” il prologo per non pregiudicare il mezzo dopo le vicissitudini patite in Sardegna. Oggi sicuramente cambierà tattica per provare il sorpasso sul rivale Codecà nella corsa scudetto.
A chiudere la top-ten provvisoria l’ucraino Yuriy Protasov su Autolife Hellcat a 1’04’’9 da Gadasin. Niente male il debutto da ufficiale di Andrea Tomasini, driver pordenonese con l’altro Suzuki Grand Vitara preparata da Emmetre Racing, undicesimo assoluto in 8’15’’5 seguito a 3’’4 dal baby Alessandro Altoé non ancora patentato (nei tratti stradali guida il navigatore Bruno Fedullo) in costante miglioramento alla guida di un Quaddy Yamaha Yxz 1000 R omologato T3, ovvero i quadricicli leggeri.
Il giovanissimo Altoé (17 anni fatti a marzo) ieri sera non credeva ai suoi occhi guardando la classifica. Tutti dietro a lui i migliori della classifica T3 di Copppa del Mondo, con lo spagnolo Santiago Navarro staccato di 1’’3 e l’ungherese Zoltan Garamvolgyi a 2’’1 (anche loro su Yamaha). Già piuttosto lontani lo svizzero Vincent Gonzales e l’altro iberico José Luis Pena Campo, entrambi su Polaris Razor 1000, rispettivamente a 52’’9 e 1’03’’7. Chiusura di raggruppamento con l’inglese Graham Knight (altro Polaris) sesto a 1’31’’2. A condurre la classifica del T2, veicoli derivati dalla serie, il polacco Tomas Piec in 9’05’’3.
Nella categoria FIA CEZ TH, a causa di un altro concorrente che ha bloccato la strada, è stato attribuito l’identico tempo imposto a cinque macchine tra cui il campione CEZ TH Mariusz Wiatr e il campione in carica Duster Krzysztof Wicentowicz, entrambi polacchi.
Carlo Ragogna Ufficio Stampa italian Baja