Rinnovato il consiglio direttivo, ora avanti tutta con Artugna e Italian Baja
Bruno Bavaresco, tra i padri fondatori nel 1983, nominato presidente onorario
Pordenone, 1 febbraio 2025. La ripartenza ha sempre bisogno di stimoli nuovi. Il Fuoristrada Club 4x4 Pordenone ha cominciato l’anno con il rinnovo del proprio consiglio direttivo: presidente Andrea Vignola, vice Carlo Ragogna, segretario Luciano Pellarin. Poi ha assegnato il ruolo di “probiviri” a tre donne, ovvero Tamara Moro, Valentina De Caro, Mara Temporin, e ha nominato Bruno Bavaresco presidente onorario per meriti indiscussi, non solo perché tra i padri fondatori dell’associazione (1983) e tuttora attivo, ma per la fedeltà e la passione con cui ha ricoperto vari ruoli e continua a riversare entusiasmo nelle giovani leve.
E ora tutti sono al lavoro per il primo appuntamento stagionale, l’Artugna Race 15° Italian Baja di Primavera (21/22 marzo), prova di apertura del Campionato Italiano Cross Country. Le novità in questo caso riguardano sia la logistica, con epicentro Aviano (partenza e arrivo, quartier generale e parco assistenza), sia il percorso dipanato tra le tracce del torrente Artugna fra Aviano, Budoia e Polcenico.
Ma lo sforzo maggiore, ovviamente, sarà dal 3 al 5 luglio con l’Italian Baja che torna a essere valido per la Coppa del Mondo oltreché Coppa Europa, Campionato Italiano e Ungherese. Dopo solo un anno sabbatico, la FIA ha reintrodotto la gara nell’agenda iridata grazie in particolare alle qualità della gestione organizzativa. La novità più significativa è un “déjà-vu” importante: il ritorno in Fiera a Pordenone, perfetta cornice per il quartier generale della sfida internazionale.
E Mauro Tavella? Ovviamente c’è la sua regia di “Chief Executive Officer” su Artugna e Baja, caposaldi di un Fuoristrada che premia il territorio con binomio ruggente di sport e indotto economico. “Mi porto dentro i ricordi – racconta Bavaresco - di quando si andava su e giù per le “grave” con le nostre jeep assaporando il gusto dell’avventura. Oggi non è più possibile, ma le competizioni conservano intatto il fascino di quelle stagioni irripetibili”.
Ufficio stampa Italian Baja