Italian Baja, maxi gara e trionfo Mini
Vittoria bis di Al-Attiyah davanti a Varela e Vasilyev. Il russo resta al comando della Coppa del Mondo FIA Cross Country Rally
Ma l’asso del Qatar con tre successi consecutivi sta per mettere la freccia. Pronostico rispettato all’Italian Baja, quinto round della Coppa del Mondo FIA Cross Country Rally. Il favorito Nasser Al-Attiyah con la Mini All 4 Racing del team ufficiale X-Raid, navigato dal francese Mathieu Baumel, ha vinto la sfida sui greti del fiume Meduna, del Torrente Cosa e del Tagliamento in provincia di Pordenone.
Scenario splendido e suggestivo per il principe arabo abituato ai deserti, che già si era aggiudicato la corsa friulana nel 2008. Ieri Al-Attiyah ha siglato il miglior tempo (57’17’’ e 56’14’’) in entrambi i settori selettivi di 85 km che si correvano in senso inverso rispetto a sabato, con start da Cosa di San Giorgio della Richinvelda e arrivo in località San Lorenzo di Arzene.
L’avversario più tenace è stato sempre il brasiliano Reinaldo Varela su Toyota Hilux Overdrive (vincitore dell’Italian Baja 2012), che però nulla ha potuto contro il ritmo micidiale del battistrada, chiudendo con un distacco di 1’24’’. In una giornata di sole cocente tanto pubblico si è comunque assiepato lungo il percorso, godendo dello spettacolo sui guadi, al Rauscedo Jump e al Valvadrom.
Nel finale proprio in extremis il russo Vladimir Vasilyev (altra Toyota Ovedrive), leader di Coppa del Mondo, ha guadagnato il terzo gradino del podio, dato che il connazionale Alexsandr Zheludov (Toyota Protechm) è stato costretto a uscire lentamente dalla prova conclusiva per un problema meccanico. I suoi guai hanno permesso anche al polacco Marek Dabrowski (terza Toyota Overdrive) di salire in classifica, tenendo dietro a sua volta il ceco Miroslav Zapletal e il lituano Benediktas Vanagas. Senza 5’ di penalità, lo spagnolo Joan Roca Vila avrebbe potuto piazzare più in alto l’ennesimo buggy di Jean Louis Schlesser.
Nella top ten ottavo posto per il kazaco Yuriy Sazonov con un Hummer targato Mobilex e nono l’ungherese Karoly Fazekas su Bmw X6, ormai vecchia conoscenza della baja pordenonese.
Come spesso è capitato, Lorenzo Codecà sul Grand Vitara 3.6 di Suzuki Italia è stato il migliore degli italiani, decimo assoluto nonostante un mezzo non adatto ad affrontare i salti e i guadi sui fiumi. Tra i tanti abbandoni per il logorio dei mezzi – compresi quelli di Miki Biasion e Mauro Trentin –, Eugenio Amos con un Polaris Rzr di Classe T3 è riuscito a concludere quindicesimo davanti a Elvis Borsoi su Ford Raptor.