Orgoglio e pregiudizio, una straordinaria corsa rosa. L’Italian Baja 2022, con 8 donne al volante e 14 navigatrici su 72 equipaggi iscritti, ha stupito il mondo del fuoristrada e non solo. E magari nel 2023, all’edizione del trentennale, saranno ancora di più.
Però davanti a tutti nessuna rivoluzione, con Yazeed Al Rajhi vincitore come l’anno scorso, terzo sigillo su Toyota Hilux Overdriver dopo il primo ottenuto nel 2014.
Base operativa all’Interporto di Pordenone, da giovedì 7 a domenica 10 luglio, sono stati quattro giorni glamour aprendo con la conferenza stampa dello Shero Saudi Womens Rally Team.
Venerdì la vigilia di gara a Sedegliano, sponda sinistra del fiume Tagliamento per lo shake down.
Poi altra conferenza stampa all’Interporto di Pordenone con i big di Coppa del Mondo e Coppa Europa Fia, Campionato Italiano Baja e Ssv, autorità e sponsor.
Nel pomeriggio la partenza ufficiale e il prologo di Valvasone, primo settore selettivo di 14 chilometri e 300 metri con il primo verdetto cronometrato.
Come da pronostico, il saudita Al Rajhi ha messo subito in riga gli avversari, con tris di Toyota Hilux davanti a tutti. Ottimo secondo il lituano Benediktas Vanagas, ormai un habitué dell’Italian Baja. L’argentino Juan Cruz Yacopini, prima volta a Pordenone, non ha preso rischi chiudendo terzo la breve frazione.
La più veloce delle Mini John Cooper Works Rally è risultata quella del portoghese Joao Ferreira con il quarto tempo.
Inizio promettente di Andrea Alfano su Nissan Pathfinder, decimo nella graduatoria iridata, primo del Campionato Italiano Baja.
In gran spolvero Amerigo Ventura con il Quaddy Yamaha, miglior tempo di Gruppo T4 per la Coppa Europa e del tricolore riservato ai side by side.
Atmosfera amichevole in serata, quando i primi dieci della classifica del prologo hanno scelto le posizioni di partenza per la prima tappa.
Sabato 9 luglio sono stati completati i 2 passaggi previsti sul settore selettivo “Zoppola” di 112,48 km.
Nel primo assalto, Alrajhi è risultato nettamente il più veloce, marcando un distacco già consistente su Ferreira, mentre Vanagas ha accusato un forte ritardo a causa di un incidente senza conseguenze fisiche per l’equipaggio.
In evidenza il polacco Michal Maluszynski, leader di Coppa Europa con la Mini X-Raid, autore del terzo tempo di settore.
Sugli scudi anche il brasiliano Cristiano Batista De Sousa, quarto al cronometro, passato al comando del T4 con Ventura alle spalle, non lontano.
Problemi al motore per Alfano, il lombardo è stato costretto a rallentare vistosamente, cedendo il comando provvisorio del tricolore Baja al pilota di Pordenone Andrea Tomasini su Isuzu D-Max.
Seconda posizione del catanese Andrea Bordonaro, per la prima al volante di un veicolo T1, il Suzuki Grand Vitara che ha vinto tanti scudetti con Lorenzo Codecà alla guida.
Ventura primo con ampio margine tra gli SSV nazionali, ma molto buona la prestazione di Alessandro Bonetto con un altro Quaddy Yamaha.
Iole De Simone, capitana dello Shero Team, ha accumulato un vantaggio netto sulle sue compagne di squadra alla loro prima uscita internazionale.
Poi nella ripetizione del settore “Zoppola” tutti sono andati più veloci, ma non è cambiato il quadro in vetta. Al Rajhi primo, Ferreira secondo e Maluszynski terzo.
Tutti Can-Am Maverick nel T3 con dominio dei mezzi South Racing. In testa l’olandese Erik Van Loon, seguito dallo spagnolo Santi Navarro.
Terzo posto per Dania Akeel, la pilota saudita mostra confidenza con il fondo sconnesso già sperimentato nell’edizione 2021.
Il terzo settore selettivo ha concluso al sabato la gara valida per i campionati italiani.
Miglior tempo di Alessandro Trivini Bellini su Mitsubishi Pajero, che ha così conquistato la piazza d’onore, ma trionfo di Bordonaro tra i veicoli Baja con soli 37" sul più giovane avversario.
Alfano, stringendo i denti, è riuscito a conservare il terzo posto sul podio. Peccato per Tomasini, la vittoria del driver locale è sfumata nel concitato finale per un improvviso cedimento del motore del suo Isuzu D-Max.
Sorpresa conclusiva anche nel tricolore SSV: vittoria senza problemi per Ventura, ma sorpasso di Valentino Rocco su Bonetto, con tre Quaddy Yamaha Racing sul podio di specialità.
Domenica 10 luglio è andata in scena l’ultima frazione cronometrata per la gara di Coppa del Mondo e Coppa Europa. Il settore selettivo “Dignano” di 115 km caratterizzato da conferme e sorprese.
Yazeed Alrajhi senza forzare è stato comunque il più veloce chiudendo con un totale di 4 ore e 23 minuti. Per l’alfiere del team Toyota Overdrive vittoria e punti importanti per rilanciarsi in chiave iridata.
Soddisfazione per Joao Ferreira, ancora secondo di settore e secondo assoluto al traguardo su Mini John Cooper Works Rally, staccato di 5 minuti e 6 secondi, ottimo risultato in ottica di Fia European Cup.
“Dignano” ha riservato invece una grossa delusione a Maluszynski con la Mini del team X-Raid in panne, costretto al ritiro.
Vanagas è riuscito a ottenere il terzo tempo di settore, ma è rimasto fuori dalla top venti al traguardo, pagando il forte ritardo accumulato nella prima tappa.
A festeggiare terzo assoluto sul podio dell’Interporto di Pordenone è stato quindi De Sousa, con un distacco totale di oltre 22 minuti, primo di Gruppo T4. Il brasiliano ha tenuto dietro il ceco Miroslav Zapletal su Hummer H3 Evo, sempre protagonista sui greti del Friuli.
Quinto posto assoluto, risultato da incorniciare, per Amerigo Ventura su Quaddy Yamaha Racing, primo degli italiani in gara. Al suo fianco come navigatore Mirko Brun, cresciuto nelle fila del Fuoristrada Club 4x4 Pordenone.
Apoteosi finale all’Interporto con cerimonia di premiazione in grande stile per un a competizione sempre spettacolare, divertente e selettiva.
Nel 2023 l’impegno a fare tutto ancora meglio per celebrare degnamente trent’anni di Italian Baja. E Mauro Tavella sta già preparando una sorpresa speciale per tutti i protagonisti della sua magnifica avventura.
Carlo Ragogna Ufficio stampa Italian Baja