Si prepara una nuova sfida Borsoi-Codecà dopo l’ouverture di Primavera.
Il record d’iscritti (47) e di partenti (46) al Primavera che si è corso a marzo fa ben sperare in una massiccia partecipazione dei nostri piloti all’Italian Baja mondiale che andrà in scena dal 14 al 18 giugno prossimi. Il confronto con gli specialisti stranieri è una molla eccezionale per l’orgoglio tricolore, pur considerando in generale la disparità dei mezzi a disposizione e le chance risicate di lottare per le posizioni di vertice. Ma quest’anno il Campionato Italiano Cross Country Rally è partito con il vento in poppa, gravido di un entusiasmo condiviso per il progetto di rilancio sotto l’egida di Aci Sport.
INCROCIO DI RUOTE. Un po’ a sorpresa la prima gara è stata vinta da Elvis Borsoi (Toyota Toyodell) davanti al campione in carica Lorenzo Codecà e al rientrante Andrea Toro (entrambi Suzuki Grand Vitara). Tra i derivati dalla serie (T2), Alfio Bordonaro ha battuto nell’ordine Andrea Luchini e Giuseppe Ananasso (tutti su Suzuki Grand Vitara). Tra i veicoli di scaduta omologazione (TH), fondamentali per rivitalizzare la rassegna nazionale, successo di Simone Grossi (Land Rover) davanti a Francesco Ceschin (Daihatsu Rocky) e Gianluca Morra (Mitsubishi Pajero).
CAUTO BORSOI. “Nessuna esaltazione. Dal mio punto di vista – sottolinea il driver di Conegliano – non è cambiato nulla. Lo scudetto è sempre un obiettivo da raggiungere per tutti. Sicuramente Codecà studierà un attacco e noi cercheremo una contro mossa. Nessuna modifica sul Toyodell, ma c’è l’impegno di tutto il Team Collodel 4x4 di arrivare alla fine con un buon risultato. La cosa più importante è l’affidabilità del mezzo in una gara dura e selettiva. Io sono pronto”.
GRINTA CODECA’. “Ci aspettavamo un inizio di stagione non facile – puntualizza l’alfiere Suzuki – dato che non abbiamo potuto fare il giusto setup della vettura prima della gara di marzo. Ma ora con Emmetre Racing stiamo lavorando sull’assetto e gli interventi ci daranno sicuramente la possibilità di migliorare le prestazioni. In ogni caso l’Italian Baja è gara dalle mille insidie e formidabili avversari, uno stimolo ancora più grande per dare il massimo”.
Carlo Ragogna Ufficio Stampa italian Baja